Dietro a Questo primo lavoro dei C.D.C. c'é una storia maledetta, una leggenda che unisce Venezia e Carrara attraverso vincoli di marmo, Amore e Morte. Come vuole la tradizione del dark wave, il registro sonoro é fatto di timbriche oscure ed inquiete, molto ispirate, ma non asservite al gothic rock più classico.
Un lavoro piacevolmente spontaneo, nel quale le fitte trame composte da chitarra e batteria, grazie ad ispirati fraseggi di fisarmonica e mandolino, spingono verso una ineccepibile vena folk. Nota piacevolissima la voce profonda e molto oscura di Alessandro Cucurnia , peccato per la lentezza nel "raccontare" questi bei pezzi. Esagerato forse il cercare sonorità proprie solamente dei primi Litfiba e dei Diaframma, con le atmosfere comunque piacevoli di pezzi in lingua francese come "Le Portraits de l'Ombre" e "Le Noir du Boulevard". Disco da ascoltare in momenti di pura tranquillità , per lasciarsi andare in quella tanto bene amata atmosfera barocca.
Stefano Rassu
la trovate anche qui: http://www.darkitalia.it/index.php?option=com_muscol&view=album&id=14
Nessun commento:
Posta un commento