Viviamo in un paese e in un'epoca dove "più o meno" a tutti quelli che hanno le palle e la voglia di mettersi in gioco viene data, grazie ad internet e a un buon numero di Club (più o meno selettivi), la possibilità di organizzare eventi di qualsiasi genere, stile e tematica, e di conseguenza la possibilità di diventare "DJ".
In questi ultimi giorni (e non solo) ho vissuto in prima persona una serie di eventi che mi spingono a scrivere questa lettera contro chi una volta arrivato a potersi autodefinire "Organizzatore e/o Dj" comincia a pensare di essere "il migliore" o "l'unico in grado" e contro chi decide che un certo tipo di eventi dovrebbero avere un monopolio assoluto in ogni Città, il LORO.
Organizzo eventi e faccio Dj set più o meno dal dicembre del 2006, questo all'età di 21 anni non mi da certo il diritto di sentirmi un "arrivato", posso però affermare con assoluta certezza che credo in questo mio lavoro, e che per quanto mi sia possibile cerco e sto a tutt'ora cercando di raggiungere il miglior livello auspicabile.
Chi si spinge attraverso le difficoltà che comporta questo lavoro dovrebbe sapere che purtroppo non sta inventando l'acqua calda, molti altri hanno calcato le stesse strade prima di lui, così come in qualsiasi altro caso della vita, il rispetto dovrebbe essere al primo posto, e quindi non si dovrebbe lavorare cercando di screditare chi lavora in locali differenti, ma cercando di andare avanti per la propria strada senza criticare ma migliorando i propri eventi con nuove idee e voglia di fare.
Far lavorare insieme tutti quelli che trattano gli stessi generi sarebbe bello e utile in certi casi, ma il più delle volte non è possibile per situazioni logistiche, e non sarebbe giusto nei confronti del pubblico non dare almeno una scelta alternativa, si sa che all'interno di questi ambienti si creano compagnie e antipatie, ed è giusto che tutti possano andare a ballare e a divertirsi dove più si sentono a loro agio e dove preferiscono.
Trovo quindi inutili le polemiche che da anni si sollevano su eventi CONCORREZIALI ad altri, lavorando in questa categoria non facciamo parte del meccanismo delle società automobilistiche o delle aziende, ne tanto meno siamo come un mercato dove se un fruttarolo mette le arance a 2 € al chilo perché le ha rubate da un camion, gli altri che le hanno coltivate e le devono vendere a 3 € soffrono di una concorrenza sleale e affondano nei debiti. Sarebbe carino invece lasciare libera scelta alla gente senza tempestarla di informazioni sbagliate o artefatte per screditare i propri "avversari" e magari pubblicizzare anche gli eventi sul proprio genre organizzati da altri in date in cui non si lavora o in città diverse(ormai grazie alle community non costa più di un minuto di tempo), di modo da dare ai proprio contatti spunti su serate alternative alle proprie di modo che possano fare i loro apprezzamenti e le loro valutazioni personali.
Ricordiamoci tutti che non siamo gli organizzatori del Wave Gotik Treffen o del Traffic Festival o di Sanremo, piasciare corto e lavorare per se stessi forse è la migliore delle soluzioni!
Stefano Rassu
:)
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