mercoledì 21 marzo 2012

\\NAOKO TANAKA ◀ Die Scheinwerferin\\ cronaca dalle ombre
























Si apre con questa rappresentazione del "viaggio" che ci attende lo spettacolo di Naoko Tanaka, giapponese importata a Berlino che si esibisce al Teatro dell'Archinvolto di Genova per il gusto di poco più di 150 persone.
Il pubblico viene invitato a passare da dietro le quinte per osservare la scenografia disposta apparentemente in maniera casuale sul palco, Naoko é li, fa parte delle scenografia, é china sul tavolo e non guarda nessuno di quelli che le sfilano attorno incuriositi.

Finalmente cala il silenzio, nella mente mille domande, la prima forse é da riferirisi al pubblico presente in sala, la media d'età é alta, forse troppo, nulla di personale contro gli Anziani, ma contro i Vecchi (inteso nel modo più dispregiativo possibile) che il giovedì sera fanno un salto a teatro perché é da farsi SI, ma sorvoliamo.

Quattro parole di semplice presentazione, i teli bianchi vengono tirati a dovere e le luci spente.
Si accende una piccola luce e parte il viaggio di Naoko.

Una bambola su un tavolo, sembra prendere vita, sembra avere un suo dramma da raccontarci, tutto grazie a delle ombre proiettate su due teli coincidenti, non sarò troppo specifico nella descrizione perché é stata un'emozione difficile da descrivere, ognuno la dovrebbe far propria ed elaborarla a suo modo.

Il viaggio continua, delle forchette diventano l'addio ad una stazione, ad una casa, binari, paesaggi, in lontananza il punto di arrivo, la spaventa, ci spaventa. Ma é solo un Tavolo con una rete da pesca sgualcita e mal attaccata sotto, forse.
Piccole soste, momenti gioiosi, si riconoscono case (o forse scatole di corn flake), piante, rumori, perchè si, la colonna sonora é fondamentale, si sente il rumore del cuore di Naoko, il rumore del treno, a volte rilassante, a volte insistente e ossessivo.
Poi una galleria oscura, il bosco, lo smarrimento, ancora in viaggio qualche colore grazie ad una pellicola fotografica riflessa e ancora angoscia.

L'ultima parte dello spettacolo vede Naoko protagonista, intrappolata sotto il tavolo che le ombre rendono una gabbia invincibile, e poi un'esplosione di colore dopo la prigionia, le pellicole fotografiche tornano a fare il loro lavoro, sembra di essere immersi nell'oceano, di nuotarci dentro completamente nudi, nudi delle angosce e delle paure che ci avevano fin li a poco attanagliati.

E poi di nuovo una bambola e uno scrosciare di applausi.

Uno spettacolo e un'Artista consigliatissimi.

per seguire NAOKO TANAKA: http://www.naokotanaka.de/



Stefano Rassu

Nessun commento: