venerdì 4 febbraio 2011

La tessera del DJ - sfogo in un'era dall'insostenibile leggerezza -

Il 3 Dicembre 2009 nella sede della Presidenza e Direzione Generale della Società Italiana Autori Editori a Roma è stato firmato un protocollo d’intesa tra la SIAE e le Associazioni di categoria dei disc-jockey. Il Presidente SIAE Giorgio Assumma ha definito l’accordo storico e un giorno di festa per la musica italiana: “Nei momenti di crisi, è molto importante il lavoro dei DJ di diffusione della musica. Questa licenza è un riconoscimento e una legittimazione della loro attività.”

Nell'epoca in cui un settantenne ricco che và con le ragazzine riesce ancora a creare scompiglio in un'intera nazione, noi poveri imbecilli che viviamo alla mercé della telecomunicazione e del placcaggio internauta siamo ridotti sull'orlo dell'ignoranza e del menefreghismo più totale.

L'informazione c'è, ma purtroppo trovarla, e/o scomodarsi a cercarla è diventato troppo difficile a quanto pare, ecco forse perché scrivo questo post, per ricordarmi ogni giorno vedendolo che bisogna cercare di fare qualcosa contro questo provvedimento che, "impiccherà economicamente e legalmente" chi cerca di vivere o di divertirsi in maniera costruttiva con una professione ambigua come quella del Disk Jokey.

Iniziamo con le informazioni

La tesserà servirà in primo luogo a regolarizzare le cosiddette “copie lavoro”, ovvero le copie ottenute da supporto originale o da formato digitale regolarmente acquistato online (e solo per queste!). Per poter utilizzare legalmente queste riproduzioni durante un pubblico spettacolo è necessaria una specifica autorizzazione da parte della SIAE (la tessera appunto).Non si tratta, infatti, di riproduzioni private ad uso personale (a questo scopo sono infatti sufficienti i diritti pagati al momento dell'acquisto), ma di riproduzioni destinate all’uso in pubblico.

Il DJ deve inoltre compilare e aggiornare costantemente il proprio catalogo delle riproduzioni effettuate, inserendolo nella propria posizione S.I.A.E. … (un bel lavoro di data entry!).

Sulla base del proprio catalogo il dj pagherà le seguenti tariffe ogni anno:
  • € 200  più IVA al 20% (€ 240) fino ad un massimo di 2.000 copie/lavoro
  • € 400  più IVA al 20% (€ 480) fino ad un massimo di 5.000 copie/lavoro
  • € 600  più IVA al 20% ( € 720) per il numero di copie/lavoro illimitato

Secondo gli ultimi aggiornamenti (non ancora pubblicati sul sito ufficiale della SIAE) le copie lavoro ottenute da supporto originale sono state dichiarate legali in seguito ad una serie di cause vinte da Dj e produttori dopo mesi di battaglie legali.

Ricordiamoci in ogni caso che la SIAE viene pagata ogni volta che si acquista un supporto vergine, che sia esso un hard-disk esterno, un CD, un DVD, un MP3 o un cellulare di ultima generazione (si anche sui cellulari che possno contenere musica si paga la tassa SIAE).

Quanti di voi acquistano musica su internet (i vari I-tunes, Amazon, ecc ecc)?
E' illegale riprodurla in luoghi pubblici senza prima aver fatto la tessera del Dj, grazie alle associazioni di categria ci ritroviamo a spendere quasi tutti i nostri compensi per poter continuare a lavorare senza problemi, con la sola promessa di avere in futuro maggiori diritti sindacali di classe.. (vorrei sapere quali tra l'altro)

Alcuni ragazzi di buona speranza stanno cercando di organizzare una giornata di mobilitazione di massa contro questo procedimento, se siete interessati ad aderire contattateli a questa e-mail informazionistaff@switchproject.net

Volendo potrei mettermi a scrivere anche dei costi di iscrizione alla SIAE e delle difficoltà davanti alla quale questo organo mette ogni produttore indipendente o meno italiano, ma sarà pane per un altro post.

Stefano Rassu.

fonti: www.siae.it

2 commenti:

Raw n Tuff ha detto...

La trovo una tassa scandalosa...Gia non si può proprio piu acquistare(personalmente parlando) un CD musicale dato che hanno costi assurdi(e questo per chi fa un uso privato della musica come me) figuriamoci ora per un povero diavolo che ci lavora con la musica degli altri...Sinceramente non so proprio se la siae abbia mai provato a chiedere qualcosa agli artisti (che quella musica la "Partoriscono") a chiedere se sono d'accordo che una delle maggiori fonti di diffusione(della LORO musica) rappresentata dai DJs debba dover esser messa in gionocchio da una stupida tassa che non fa altro che speculare sulla creatività e sull estro di un libero Artista/professionista...Beh direi che questo provvedimento rientra proprio nei piani del settantenne di "ridurre le tasse", ci hanno tolto l'ICI e adesso non riusciamo piu a campare per le NUOVE tasse,questo dimostra che la politica liberista di Berlusconi riguarda solo i suoi porci comodi...Non penso sia un giorno di Giubilo bensi di lutto..."Legittimazione della loro attività" ??? perchè fin ora son stati fuorilegge?...Chissa se da domani introdurrano una tassa per "legittimare" il lavoro dei pusher e prostitute -.-'....questo Paese mi mette una gran tristezza

Raw n Tuff ha detto...

La SIAE è la dimostrazione pratica di come un ente inutile fa soldi sulle spalle degli altri senza fare un cazzo